Un router 3G wifi portatile è un dispositivo dotato di batteria ricaricabile e un alloggiamento per ospitare una SIM Card che è in grado di sfruttare le reti mobili per connettersi ad Internet e condividere il segnale fra più terminali.
Perché usare un router wifi portatile?
Se dovessimo dotare ogni dispositivo che acquistiamo di un collegamento autonomo a Internet, sarebbe davvero anti-economico. Spesso ormai portiamo con noi tablet, smartphone e PC Portatili, che tutti invariabilmente richiedono una connessione a Internet per essere davvero utili e produttivi.
Anche se Tablet e Netbook spesso offrono la possibilità di avere un modem 3G integrato, non sempre riescono in modo semplice e trasparente a condividere la connessione a Internet con altri dispositivi.
Oltretutto vi sono condizioni in cui sarebbe comodo ad esempio condividere la propria connessione a Internet mobile con un altra persona o addirittura con un piccolo gruppo di lavoro, laddove non esista una connessione Wi-fi stabile.
Per questa ragione, negli ultimi tempi, i Router 3G WiFi portatili stanno avendo un notevole successo e sono comparsi nelle offerte di molti operatori mobili, uniti a piani dati più o meno convenienti.
Quali sono le differenze con i Router Wifi portatili forniti dagli operatori telefonici?
Tutti gli operatori telefonici offrono dispositivi in bundle con le loro offerte tariffarie, spesso a prezzi vantaggiosi o in omaggio (a condizione però di sottoscrivere un piano pluriennale di abbonamento).
I modelli offerti sono spesso di buona qualità e ottimizzati per il funzionamento con le SIM dell’operatore, non richiedendo quindi alcuno sforzo per la configurazione. Tuttavia, oltre ai vincoli contrattuali spesso richiesti (che possono essere onerosi se non siete soddisfatti del servizio offerto), quasi sempre i dispositivi vengono bloccati per funzionare solo con le SIM di quello specifico operatore (i cosiddetti terminali SIM-Locked).
Personalmente sono contrario a queste soluzioni e prediligo sempre una soluzione che non mi vincoli ad uno specifica “gabbia” tariffaria. Molto spesso, infatti, i costi di connessione possono scendere grazie a offerte che ripetutamente tutti gli operatori fanno, spesso aumentando anche il volume di traffico messo a disposizione.
A conti fatti, sostenuto l’acquisto iniziale per un buon router wifi portatile adatto alle proprie esigenze, questi dispositivi sono meno soggetti di altri ad un precoce invecchiamento tecnologico. Gli adeguamenti sulle reti degli operatori sono infatti molto lenti e anche gli eventuali protocolli Wi-fi emergenti non sono strettamente necessari poiché le maggiori velocità garantite non sono richieste per la connettività mobile.
I protocolli più evoluti potrebbero agevolare le comunicazioni fra più dispositivi connessi al medesimo router wifi portatile, tuttavia ritengo che questo utilizzo prescinda dalla finalità di questi dispositivi.
Come si configura un router 3G Wifi portatile?
La configurazione del router è semplicissima e avviene la prima volta collegando il router alla porta USB del proprio PC (o Mac) e installando un software di configurazione, che attraverso vari wizard vi consentirà di indicare il punto di accesso APN del vostro operatore, i metodi di protezione della connessione (ad esempio usando il protocollo WPA, WPA2 oppure attraverso il sistema di autenticazione semplificato WPS) e la relativa password di accesso e i metodi di condivisione del segnale fra vari utenti.
Terminata la prima configurazione, non sarà più necessario alcun intervento sul router. Dovrete solo accenderlo e spegnerlo per farlo funzionare.
Dovrete intervenire sul software di configurazione esclusivamente se cambierete operatore mobile, dovendo specificare un diverso punto di accesso APN.
Tutti i modelli di questa rassegna consentono di impedire il funzionamento in roaming su altre reti di operatori mobili: questa soluzione impedisce agli utenti di Tre di far lievitare i conti della propria bolletta in caso di assenza di copertura 3G da parte dell’operatore (viene offerto il roaming sulla rete TIM ma a pagamento) oppure all’estero, soprattutto se il vostro operatore mobili ha accordi preferenziali di connettività con uno specifico operatore locale.
I tempi poi di avvio sono davvero rapidi: in genere, in meno di 40 secondi, il dispositivo è in grado di rendere disponibile il segnale.
Grazie! Proprio quello che cercavo:D