In tempi di distanziamento sociale e di pandemia, purtroppo, il tema della didattica a distanza non si esaurisce e l’esigenza di poter disporre di un buon PC per gestire i periodi di didattica a distanza è sempre molto vivo.
In linea generale, un buon laptop di fascia media è un computer abbastanza potente per svolgere qualsiasi compito per gli studenti delle medie o delle superiori, anche se, spesso, ci si scontra con vari limiti: in particolare, il budget limitato comporta sacrifici eccessivi in termini di prestazioni se ci si rivolge ad un PC portatile. Altro fattore potrebbe essere l’utilizzo al di fuori delle pareti domestiche, quando si svolgono le lezioni in presenza: in questo caso, il fattore dimensioni, peso e autonomia diventano determinanti per avere un prodotto fruibile e soddisfacente.
Invece, un buon PC fisso costa molto meno e offre prestazioni decorose, anche se si è obbligati a dover disporre di uno spazio abbastanza ampio e attrezzato per poterlo ospitare. Non tutti gli studenti hanno questa opportunità, trovandosi spesso a dover condividere un appartamento di città con genitori e fratelli o sorelle, oppure, per gli studenti universitari, in appartamenti condivisi con tante zone in comune, ma pochi spazi personali.
Insomma, se si svuole contenere la spesa o razionalizzarla al massimo, secondo me, l’acquisto di un buon PC portatile rimane sempre la soluzione migliore per la DAD (didattica a distanza), a patto che rispettino alcune regole di base:
- Autonomia: contrariamente al pensiero comune, l’autonomia di un computer usato per la didattica a distanza è fondamentale. In primo luogo, perché spesso si è obbligati a cambiare stanza all’ultimo minuto e non sempre si ha una presa elettrica a portata di mano,. In secondo luogo, perché questo lo renderà una scelta lungimirante quando verrà usato magari direttamente a scuola, trasformandolo, quindi, in un autentico passpartou.
- Dimensioni dello schermo: uno schermo troppo piccolo renderebbe il laptop inutilizzabile. Per me, le dimensioni ideali vanno dai 13″ fino ai 14″. Al di sopra, il laptop sarebbe troppo ingombrante e perderebbe le sue caratteristiche di trasportabilità.
- Ergonomia: nel tempo si sono succedute tante possibilità e offerte di fattori di forma differenti (trasformabili, ripiegabili, ecc.), ma in fin dei conti , il fattore di forma tradizionale (schermo ripiegabile e tastiera fissa) rimane la cosa migliore. I fattori, invece, essenziali sono: la qualità della tastiera (deve essere buona e senza compromessi) e le caratteristiche del touchpad, che deve essere preciso, ampio e con funzioni avanzate (come ad esempio il multitouch). Infine, inutile ricordare che la qualità della webcam deve essere adeguata, con una risoluzione minima in Full HD, tanto da poter brillare sullo schermo e non sfigurare durante le videoconferenze.
- Sistema operativo: Windows si sa’, è la scelta scontata, ma non necessariamente la migliore. Lasciando da parte Linux, che non è mai pienamente decollato sui PC ad uso personale, per me la scelta migliore per un computer per la didattica a distanza è, sorprendentemente, Chromebook, proprio per la sua stretta integrazione con i servizi Google (tra cui proprio Classroom per la DAD e Meet per le conferenze multiple), che sono largamente diffusi soprattutto alle scuole medie e superiori. Poi subito dopo, c’è MacOS oppure iPadOS, ugualmente efficienti, ma limitati solo dal costo elevato dei dispositivi che possono eseguirli (ma se avete disponibilità, non esitate). Perché Windows non è adatto? In realtà può svolgere sempre molto bene il suo lavoro, ma è rimasto indietro sul versante ergonomia e piacevolezza d’uso e Windows 11 non sembra sulla buona strada (ancora) per correggere le cose. Infine, per farlo girare adeguatamente, serve un PC abbastanza potente, senza troppi compromessi.
- Qualità dell’audio: ultimo fattore, spesso negletto nella scelta di un PC. Casse che gracchiano e hanno un volume basso, non aiutano. Non si possono indossare le cuffie tutto il giorno. Per cui, la qualità delle casse deve essere decente, con un suono nitido, pulito e senza distorsioni, La potenza deve essere adeguata per riempire di onde sonore tutta la stanza. Insomma, non deve sfigurare tanto in DAD, tanto (perché no) per ascoltare buona musica.
Quali sono quindi i modelli da prendere in considerazione?
Partendo dall’analisi dei migliori PC Chromebook in commercio (ho già spiegato meglio cosa sono questi PC in questo articolo), secondo me ci sono alcuni modelli che, almeno al momento, sono in grado di offrire il meglio senza svenarsi in costosi acquisti e che, quando le esigenze dell’isolamento sociale saranno terminate, seguiteranno a svolgere per alcuni anni degnamente il loro lavoro di computer di appoggio o, magari, anche di computer principale.
I migliori Chromebook in commercio












I migliori PC Windows per la DAD






Il mondo Mac?
Se la possibilità di spesa non è un problema, si può salire un po’ di prezzo e rivolgersi anche ad un laptop Mac. Rispetto ad un tempo, il nuovo MacBook Air offre molto ad un prezzo ancora possibile.