Cos’è LTE 4G

Il protocollo LTE (acronimo per la definizione Long Term Evolution) è uno standard di connettività mobile in uso dal 2010: è anche conosciuto come protocollo 4G, ma si tratta sempre e comunque della stessa tecnologia semplicemente chiamata in altro modo. E’ nato per aumentare in maniera sensibile la banda messa a disposizione dal protocollo 3G, migliorando anche la qualità delle conversazioni vocali e la rapidità di passaggio della connessione da un’antenna all’altra.

Inizialmente pensata per garantire connessioni a internet superiori a 100 Mbps, grazie alla rapida evoluzione di questa tecnologia LTE promette di raggiungere entro pochi anni velocità superiori ai 300 Mbps.

Si tratta sempre e comunque di valori teorici che molto di rado sono effettivamente raggiungibili sulle reti italiane: l’operatore H3G attualmente vanta una delle reti più affidabili, ma raramente si avvicina al valore teorico di 100 Mbps. Vodafone in molte città italiane ha introdotto le connessioni LTE da 300 Mbps, ma si tratta di poche realtà e molto circoscritte. In genere, comunque, su una rete LTE oggi si viaggia abbastanza frequentemente intorno ai 20-30 Mbps, valori comunque ragguardevoli e in grado di sopportare anche carichi di lavoro intensi, come lo streaming video.

Per meglio orientarsi sulla comprensione del concetto di “classe” di connessione, occorre premettere che le reti LTE funzionano aggregando più canali contemporaneamente per migliorare la velocità di collegamento. Ogni dispositivo quindi è categorizzato in base ad una classe di appartenenza per la sua capacità di aggregare un certo numero di canali e spuntare quindi velocità teoriche superiori. Come spiegato su questo post di AndroidWorld, le velocità teoriche ottenibili si calcolano da un minimo di 10 Mbps (classe 1) fino ad un massimo di 16 Gbps (classe 16).

 

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