sabato, Maggio 10, 2025
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Brother DS-820W

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Fra gli scanner portatili, il Brother DS-820W è uno dei modelli più interessanti. In primo luogo, può funzionare in maniera del tutto indipendente dal PC. Infatti è dotato di uno slot per memory card che consente di acquisire documenti e foto direttamente su una memory card oppure, utilizzando il collegamento wi-fi, di cui è dotato, direttamente verso un PC senza necessitare di un cavo di collegamento.

In secondo luogo, è dotato di una batteria ricaricabile (tramite porta USB), che consente di farlo funzionare praticamente in qualsiasi luogo. E’ una soluzione perfetta per i grandi viaggiatori, ma anche per chi a casa o in ufficio vuole liberarsi di tonnellate di carta, senza dover neanche accendere il PC.

Anche se è pensato per acquisire una scansione al volo, in realtà questo DS-820W riesce comunque ad offrire scansioni di qualità sia in bianco e nero che a colori, mostrando un po’ la corta solo nella gestione di scontrini e ricevute, o comunque documenti con carta un po’ sottile, dove il carrello fatica un po’ a prelevare il documento.

Personalmente consiglio questo prodotto, anche se farei un pensierino per il modello superiore, il DS-920W, che consente anche la scansione in duplex (fronte/retro), del documento.

Brother DS-620 Scanner

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Fra gli scanner offerti da Brother, questo DS-620 è il modello più economico ed è dotato di funzioni molto basilari:

  • scansioni in simplex (da un solo lato per volta)
  • funzionamento tramite porta USB del PC e non in modo indipendente
  • formato di pagina adattabile da A4 in giù

Rispetto ad altri modelli di prezzo analogo, questo Brother appare molto efficace per l’acquisizione di documenti in A4 e anche particolarmente veloce, fa un lavoro accettabile su scontrini e ricevute, mentre appare meno valido nell’acquisizione di foto e documenti. La velocità di scansione è comunque discreta e consente (un foglio alla volta) di acquisire abbastanza rapidamente un buon numero di documenti.

Una scelta valida, soprattutto in presenza di offerte e promozioni che ne possono ridurre un po’ il prezzo.

Canon P 215 Scanner Sheetfeed

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Fra gli scanner portatili, questo modello di Canon è senza dubbio il più completo ma anche di gran lunga quello più costoso. Ha tutte le funzionalità che si richiedono ad uno scanner portatili:

  • una qualità eccelsa, valida anche per scontrini, ricevute e documenti non proprio lineari;
  • la scansione in duplex per acquisire documenti in fronte/retro
  • un’ottima velocità di scansione
  • un caricatore ADF capiente (almeno considerando le dimensioni)

Anche questo modello top di gamma, non può funzionare in modo indipendente e richiede comunque il collegamento ad un PC sia per essere alimentato, sia per poter funzionare.

Il software di gestione è completo ed efficace, ma un po’ invasivo.

In definitiva si tratta di una scelta valida anche per un utilizzo più intensivo, anche se non a buon mercato.

Canon P 208 II Scanner Sheetfeed

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Fra gli scanner portatili da collegare tramite porta USB al PC, è il mio modello preferito per almeno tre motivi:

  • ha la funzione di scansione in duplex dei documenti, che vengono quindi acquisiti in modalità fronte/retro
  • fa un ottimo lavoro su documenti, ricevute e anche fotografie, almeno a livello qualitativo
  • ha anche un caricatore di fogli ADF che semplifica e non di poco l’utilizzo quotidiano

Gli aspetti meno positivi sono:

  • l’impossibilità di lavorare in modo autonomo senza un PC
  • il software di gestione, un po’ invasivo e privo di moduli di gestione OCR
  • un costo abbastanza sostenuto

Se siete alla ricerca però di un prodotto di qualità, questo è il modello giusto.

Epson Workforce DS-30

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Scanner molto semplice ed economico, è la soluzione ideale per avere un dispositivo da collegare rapidamente al PC tramite porta USB.
La qualità di scansione per i documenti di testo (fino al formato A4) è valida, ma riesce a fare un buon lavoro anche per scansionare fotografie di vario formato.
Qualche problema, invece, per scansionare scontrini e ricevute, che non riesce a caricare senza inceppamenti sul carrello motorizzato.
Da scegliere per un uso occasionale.

5 router wi-fi 802.11ac 1900

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Se siete alla ricerca di un router wi-fi di fascia media che vi garantisca prestazioni di rilievo, senza spendere un capitale, ecco 5 router wi-fi standard AC in grado di soddisfare tutte le vostre esigenze.

TP-Link Touch P5 Router Touch

Primo esempio di router wi-fi con display LCD integrato e funzione touch, il Touch P5 è un dispositivo di ultima generazione compatibile con lo standard 802.11ac. Con una velocità teorica di 1900 Mbps, questo modello si colloca nella fascia alta del mercato e, non a caso, viene indicato come scelta ideale per il gaming online. Le funzioni presenti sul display touchscreen consentono una configurazione rapida e autonoma delle funzioni principali, che possono anche essere modificate attraverso il ricco firmware elaborato da TP-Link. Benché abbia scontato al lancio qualche immaturità dovuta al firmware appena rilasciato, con gli aggiornamenti rilasciati la situazione è nettamentre migliorata. Con un prezzo tutto sommato accessibile, e inferiore di un buon 10% rispetto a modelli analoghi concorrenti, il Touch P5 è una scelta ideale per avere prestazioni (quasi) al massimo offerto dalla tecnologia corrente, senza investire un capitale. Quindi, modello assolutamente consigliato.

Linksys EA6900-EJ

Il Linksys EA6900-EJ è un modello di riferimento nel segmento dei router wi-fi AC ad alte prestazioni, anche grazie alla consolidata esperienza del produttore negli apparati di home networking. Benché le prestazioni effettive non siano superiori a concorrenti diretti di riferimento (come l’Asus RT-AC68), questo dispositivo beneficia di un firmware ben sviluppato e molto stabile. Per lungo tempo questo modello di Linksys è stato fra i più costosi del mercato, am con i recenti ribassi, il costo di acquisto è sceso ed è paragonabile alla concorrenza diretta. Da prendere in considerazione se si vuole andare sul sicuro e acquistare un prodotto di ottima qualità.

Asus RT-AC68U

Da lungo tempo l’Asus RT-AC68U è un po’ la pietra di paragone nel settore dei router wi-fi AC. Le prestazioni offerte da questo router dual band, infatti, sono rilevanti e sono corredate da un ricchissimo software di gestione, in costante evoluzione.

D-Link DSL-3590L: Recensione

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Recensione del router D-Link DSL-3590L

Chi ha detto che i router wi-fi devono avere un look noioso? Il D-Link DSL-3590L sicuramente non lascia indifferenti e cattura l’attenzione anche di chi di tecnologia non si interessa molto. Con una linea futuristica e, al tempo stesso elegante, questo innovativo router domestico si presenta come un piccolo cilindro rifinito con un set di led luminosi sul frontale che forniscono le informazioni principali. Colpisce immediatamente l’assenza totale di antenne, tipiche dei router wi-fi, che lascerebbero presagire una scarsa potenza di trasmissione: invece, questo piccolo router D-Link, è in grado sorprendentemente di rivaleggiare con i migliori prodotti del segmento.

D-Link DSL-3590

Un’altro aspetto sorprendente del DSL-3590 sono le caratteristiche tecniche: compatibile con il protocollo 802.11AC, è in grado di supportare una velocità teorica fino a 1900 Mbps. Le 4 porte ethernet poste sul posteriore (se così possiamo definire il retro di un oggetto cilindrico) hanno tutte una velocità di 1 Gbps. Inoltre non manca una porta USB 2.0 e una USB 3.0 per poter connettere un hard disk esterno, un pendrive o anche un pendrive 3G per connettersi a Internet in caso di emergenza quando, per qualche ragione, manca la connessione ADSL.

dlink3590_retro

Come si intuisce anche dalla foto, è prevista anche una porta per collegarsi direttamente alla linea telefonica: infatti, questo router wi-fi è anche un modem DSL piuttosto efficiente, che peraltro si configura con estrema facilità grazie ad un wizard in fase di configurazione (di cui parlerò dopo) che è in grado di impostare i parametri necessari senza richiedere affannose ricerche su Internet per l’utente.

Già, perché uno degli aspetti più positivi di questo router è proprio l’estrema facilità di utilizzo: bastano pochi minuti per avere una periferica di rete perfettamente efficiente e funzionale, senza doversi cimentare in complicate acrobazie informatiche. A ben vedere, però, è anche il limite più evidente di questo D-Link: è pensato per un utenza che non vuole troppe distrazioni e non vuole perdere tempo dietro alle complessità dell’home network. Ma il firmware di gestione appare fin troppo semplificato per chi, invece, ha esigenze particolari o, magari, è un appassionato che vuole trarre il massimo dal proprio router.

La confezione

La confezione del D-Link DSL-3590 è piuttosto semplice: oltre al router, l’alimentatore, un cavo ethernet, un doppino telefonico e il manuale di istruzione, non contiene molto di più. E’ però apprezzabile che tutti i parametri di default, quelli cioè che saranno necessari per effettuare la prima configurazione del router siano forniti su un comodo sticker.

confezione D-Link DSL-3590

contenuto della confezione

Appena acceso, devo ammettere che il look futuristico di questo bel router wi-fi fa il suo effetto. Soprattutto i led posti sulla parte anteriore (o frontale? E’ sempre un cilindro..), oltre ad essere funzionali, danno una connotazione assolutamente hi-tech a questo oggetto.

Copy of 20160412_194157

Il primo contatto

Il router fortunatamente nelle impostazioni di default già prevede una protezione WPA2 con una chiave di accesso (che probabilmente sarà differente in ogni confezione). Ci si connette quindi con la scheda wi-fi alla rete con SSID di default e si può avviare il processo di configurazione. Necessariamente il router deve anche essere connesso alla linea telefonica per consentire al software di impostare i parametri giusti e connettersi a Internet.

WEBCONNECT-09-04-2016-0010

Per poter configurare il router occorre preferibilmente un PC, ma si può fare magari anche con un tablet, non con uno smartphone perché l’interfaccia del software di gestione non è particolarmente ottimizzata per i dispositivi mobili con display piccolo.

La prima schermata è in inglese, ma è possibile scegliere la lingua italiana.

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Prima schermata in inglese, poi…

2016-04-09_09-49-38

Il wizard di configurazione è molto semplice. Per prima cosa viene rilevata la presenza del segnale ADSL e impostata la configurazione. Il DSL-3590 ha immediatamente rilevato, impostando i parametri giusti, sia il servizio di Inforstrada che di TIM.

WEBCONNECT-09-04-2016-0000

2016-04-09_09-53-23

WEBCONNECT-09-04-2016-0001

Se c’è qualche problema, il firmware di gestione è abbastanza bravo a identificare le cause

Poi si sceglie il nome che si vuole dare alla propria rete wi-fi, si sceglie una password per la cifratura della rete e si imposta la password per proteggere l’interfaccia di amministrazione (tutte operazioni che non dovete assolutamente saltare).

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Non lasciate mai la Password di default del router!

Opzionalmente, potete iscrivervi ai servizi mydlink, che attraverso una piattaforma cloud, consentono di accedere ad alcune funzionalità di controllo remoto. D-Link offre anche una App (gratuita) per Android e iOSper poter accedere remotamente al router di casa da tablet o smartphone.

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Tutto qua. Volendo potreste limitarvi a questo per avere il router perfettamente funzionante. Vi perdereste però molte delle funzioni interessanti che offre: le funzioni NAS, il sistema QoS per controllare la banda, oltre a diverse altre cose, che comunque vedremo dopo.

Le prestazioni?

Senza un’antenna esterna, si potrebbe supporre che le prestazioni di questo router wi-fi non siano al top né per copertura né per velocità. Invece, ho scoporto con grande sorpresa che il segnale del D-Link è abbastanza potente da coprire senza troppe difficoltà tutta casa. Volendo fare un paragone con il mio Asus RT-AC87U, benché la copertura non possa essere equivalente per la presenza di quest’ultimo di numerose antenne direzionali, direi che sia di un 20% inferiore sulla banda tradizionale a 2 Ghz, ma quasi equivalente a 5 Ghz. Il che è francamente un risultato eccellente, considerando la differenza di categoria dei due router, che si candida sorprendentemente, ad essere uno dei migliori router wi-fi 802.11ac 1900.

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Niente antenne per questo router wi-fi. Solo un’elegante ghiera con l’indicazione del modello

Le prestazioni sul campo sono state soddisfacenti. L’aggancio alla linea ADSL è stabile e veloce, la copertura wi-fi sufficientemente potente da non degradarsi mai anche quando il router è più distante. Nell’uso quotidiano, complessivamente, non si avverte alcuna differenza rispetto a router di fascia superiore e la differenza registrata nelle prove non è poi così significativa.

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Il risultato del D-Link DSL-3590

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Il risultato dell’Asus RT-AC87U

Anche utilizzando il D-Link come NAS per condividere un hard disk sulla propria rete ha mostrato risultati soddisfacenti. Soffre leggermente quando si accede contemporaneamente da più postazioni, segno che la CPU del router non è particolarmente potente, ma i tempi di trasferimento sono buoni e si candida ad essere un ottimo dispositivo per consentire di accedere anche a file di grandi dimensioni, ad esempio per vedere un film in FullHD dalla SmartTV o dal proprio tablet.

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I tempi di trasferimento (da porta USB 2.0) sono validi: circa 7,5 Mb al secondo usando un hard disk connesso su porta USB 2.0

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L’accesso alla rete è molto semplice: si accede attraverso la rete all’icona dlinkrouter_DMS e si ha l’elenco delle periferiche connesse sotto forma di cartella. Nell’esempio, ho collegato un pendrive

Le altre funzioni?

Questo router D-Link non manca certamente di funzionalità e aspetti interessanti. Per non appesantire eccessivamente questa recensione, le tratterò separatamente in un altro post.

In generale, l’aspetto più positivo di questo router wi-fi è l’estrema semplicità di utilizzo. Forse troppa semplicità, che si paga con un set di funzioni relative alla sicurezza, al firewall, al QoS e ad altri aspetti sin troppo semplificate. Non che questo sia un male per l’utente medio, ma come ho già detto nella premessa, un firmware non aggiornato da più di un anno (quindi fermo probabilmente alla data di uscita) potrebbe far storcere il naso a più di un appassionato.

Inoltre, anche il corredo delle App per Android e iOS non è esattamente all’altezza del livello complessivo di questo router: sono abbastanza incomplete, dalla grafica incerta e spesso piene di bug.

WEBCONNECT-09-04-2016-0040

L’interfaccia delle Applicazioni mobili (nella foto quella per iPad) richiede un ripensamento generale. La grafica, poi, è triste e non facilità la comprensione delle (poche) funzioni disponibili

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Se però riflettiamo sul prezzo (meno di 160 euro alla data di questa recensione) e agli indubbi benefici estetici, che non pregiudicano assolutamente le prestazioni e la copertura del segnale, questo router è forse una delle scelte migliori che un potenziale acquirente che cerchi un modem router di ultima generazione “plug & play” e che non dia troppi grattacapi in fase di configurazione. Insomma, questo router D-Link sembra essere pensato proprio per offrire quelle funzioni di “prima linea” che l’utente si aspetta da un router domestico: una buona copertura, velocità e stabilità. Pecca, invece, sulle funzionalità che spesso gli utenti non usano: il cloud, l’accesso remoto e diversi aspetti di configurazione.

Conclusioni

Posso quindi trarre le mie conclusioni su questo D-Link DSL-3590L, elencandone i punti di forza:

  • ottimo design
  • qualità costruttiva elevata
  • connessione ADSL stabile e aggancio pressocché immediato
  • ottima copertura sulla banda a 5Ghz
  • protocollo 802.11ac

Ecco dove questo router wi-fi mi ha convinto meno:

  • firmware non aggiornato
  • interfaccia di gestione da rivedere e poco accessibile con dispositivi mobili
  • App per iOS e Android incomplete e deludenti
  • Pochi ancora i servizi del portale mydlink

Nel complesso, è quindi un router wi-fi che mi sento di raccomandare.

D-Link DSL-3590L Modem-Router ADSL2+, Wireless...
65 Recensioni
D-Link DSL-3590L Modem-Router ADSL2+, Wireless...
  • Tecnologia Wireless AC con velocità di trasferimento fino a a 600+1300 Mbps
  • Utilizza sia la frequenza a 2,4 GHz che quella a 5 GHz contemporaneamente, sfruttando la tecnologia Dual-Band e le sei antenne...
  • Tecnologia AC SmartBeam ottimizza la copertura wireless, anche negli angoli più remoti della tua casa
  • 1 Porta USB 2.0 e porta USB 3.0 per connettere periferiche di storage esterne o stampanti multifunzione

Ringrazio l’Ufficio stampa di D-Link Italia per avermi offerto l’opportunità di testare sul campo questo router wi-fi

D-Link DSL3590
Conclusioni
Un buon router con modem integrato DSL, adattissimo per sfruttare al meglio le nuove caratteristiche dello standard 802.11ac e al tempo stesso non essere troppo penalizzati sotto il punto di vista del design.
Design
96
Qualità segnale
86
Qualità costruttiva
88
Software
78
Prezzo
84
Pro
Design compatto ed elegante
Buone prestazioni
Copertura del segnale adeguata
Contro
Software migliorabile
Prezzo superiore alla media
86
Bello ed efficiente

Come usare un router con la fibra ottica TIM

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La fibra ottica di TIM si sta diffondendo abbastanza rapidamente soprattutto nelle grandi città. Il servizio non è ancora perfetto, è vero, e la velocità di collegamento è spesso ben lontana da quanto promesso, ma comunque si tratta di un passo in avanti importante per la diffusione della rete a banda larga in Italia.

Per utilizzare il servizio è necessario, comunque, utilizzare il modem router fornito in comodato d’uso con la linea, che si occuperà sia della connettività Internet, sia della gestione della telefonia Voip. Per usufruire, infatti, delle offerte “Tutto compreso” per le chiamate vocali è necessario collegare i propri apparecchi telefonici direttamente al router, che dispone di due porte.

Ci si può anche connettere al modem router con apparecchi telefonici DECT, che non richiedono un collegamento diretto della basetta al router. Se non si utilizza il modem router come strumento di connessione alla rete telefonica, le telefonate verranno tariffate normalmente.

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Il modem fibra TIM offerto in comodato d’uso è un apparato discreto, adatto per gli utilizzi più comuni, ma difetta di alcune funzionalità presenti sui router di ultima generazione. Inoltre, non supporta il protocollo 802.11ac

Poiché l’apparato fornito è anche un router wi-fi abbastanza decente, molti utenti del servizio hanno sostituito il proprio modem router pre-esistente con quello fornito, riuscendo comunque a soddisfare gran parte delle proprie esigenze.

Chi era però abituato a router wi-fi di fascia superiore, ben presto si è accorto che le prestazioni e le funzionalità offerte dal router sono piuttosto basilari: mancano infatti tutta una serie di caratteristiche offerte dai router wi-fi di ultima generazione, come ad esempio la possibilità di creare ordini di priorità nel traffico (QoS), sfruttare funzionalità specifiche di ottimizzazione della banda per il gaming, oppure gestire al meglio gli eventuali hard disk collegati alle porte USB (che il modem TIM comunque fornisce), integrandoli con un client BitTorrent sempre disponibile, o con un server DLNA o iTunes per la musica.

Infine, uno degli aspetti meno gradevoli del router TIM è la scarsa copertura del segnale a 5 Ghz, nonché l’assenza del protocollo 802.11ac per sfruttare al massimo i benefici del wi-fi veloce soprattutto per i dispositivi di ultima generazione.

Si può utilizzare un altro router?

La risposta è sì, ma dovremo conservare comunque il router TIM come modem per accedere a Internet e gestire la parte di telefonia. In effetti il “modem fibra” (questo è il nome commerciale dell’apparato) supporta il protocollo PPoE per consentire ad altre periferiche di connettersi ad Internet direttamente, senza utilizzare i servizi di routing del modem. Questo ci consente di usare l’apparato come un semplice modem: una volta effettuata la connessione a Internet con il nostro router, potremo semplicemente disabilitare il wi-fi con il tasto posto sulla cover del modem ed utilizzare esclusivamente il nostro nuovo (o vecchio) router per gestire tutta la nostra rete domestica.

Router wi-fi per la fibra ottica TIM

Titolo
Migliore scelta
AVM FRITZ! Box 3490 International Modem Router...
TP-Link Archer VR400 Modem Router...
Il più veloce
Netgear Modem Router WiFi AC2600 Dual Band...
Il più economico
TP-Link Archer C1200 Gigabit Router Wi-Fi Dual...
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Prezzo
196,81 €
63,99 €
-
71,00 €
Amazon Prime
-
-
-
-
Valutazione degli utenti
Recensioni
1.330 Recensioni
807 Recensioni
328 Recensioni
1.042 Recensioni
Standard Wi-fi AC
AC1750
AC1200
AC2600
AC1200
Modem VDSL integrato
Note
Si può usare come modem VDSL2. La parte di telefonia può essere gestita solo in VOIP.
Il modem VDSL2 è perfettamente compatibile con TIM
Fornisce le prestazioni migliori. Si può usare in cascata.
Si può usare in cascata.
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AVM FRITZ! Box 3490 International Modem Router...
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TP-Link Archer C1200 Gigabit Router Wi-Fi Dual...
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Standard Wi-fi AC
AC1200
Modem VDSL integrato
Note
Si può usare in cascata.

Come si configura?

Farò un esempio di configurazione con il mio router, un ottimo Asus RT-AC87U che dispone di un software di gestione comune a molti router Asus: è possibile comunque configurare un qualsiasi router che supporti il protocollo PPoE per l’accesso a Internet.
Una piccola parentesi su questo router: ho scelto questo modello perché è il top della gamma Asus e offre un supporto eccellente per il protocollo 802.11ac, grazie anche alle antenne di generose dimensioni e direzionali che garantiscono una copertura efficace di ampi spazi.

Pur non essendo privo di difetti, con il progressivo aggiornamento delle versioni del firmware, la performance di questo router sono notevolmente migliorate con il tempo. All’inizio non ero del tutto soddisfatto e in parte rimpiangevo il mio vecchio Asus RT-AC68U, un router wi-fi eccellente e che ancora rappresenta uno dei migliori apparati da acquistare: ora, soprattutto grazie alla migliore implementazione delle funzioni speficiche di analisi e segmentazione del traffico, il modello RT-AC87U finalmente mantiene le sue promesse da router “top di gamma”.

Prima di tutto, ho collegato la porta WAN del mio router direttamente ad una delle quattro porte ethernet del modem fibra.

Ho effettuato un reset completo del router, poi vi ho collegato il mio laptop con un cavo ethernet, effettuando l’accesso al firmware di gestione. Quando si è avviato il wizard di configurazione della rete Internet, ho specificato come tipo di “Connessione WAN”, il protocollo PPoE. Come nome utente e password ho semplicemente utilizzato admin / admin, lasciando tutti gli altri parametri inalterati.

Il router si è connesso senza alcun problema a Internet. Facendo una rapida verifica delle impostazioni della rete WAN, questa è la schermata che ho ottenuto:

2015-12-31_11-49-42

Ho poi effettuato l’accesso al nuovo router wi-fi con le credenziali specificate durante la configurazione e ho spento il modem fibra.

Tutto qua. Ora tutto funziona perfettamente.

Per verificare che il router sia collegato correttamente, vedremo direttamente sulla schermata principale del firmware questo piccolo badge con tutti i dati caratteristici della connessione:

2015-12-31_11-42-52

Quali altri router si possono utilizzare?

Un’altro router che ho avuto modo di testare è il TP-Link Archer D7, che supporta pienamente il protocollo PPoE.
Se invece avete necessità di estendere la copertura della rete wi-fi in aree con poco segnale della casa, un’ottima soluzione è il ripetitore di segnale di TP-Link, che per un costo molto contenuto, offre tutte le possibilità di configurazione necessarie.

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  • La porta LAN è utilizzabile per la connessione di dispositivi Ethernet, trasformando il prodotto in un adattatore: Indicato per...

Esistono router che possono gestire direttamente la fibra ottica?

Se non volete essere costretti ad utilizzare il doppio router e non siete interessati alla parte di telefonia (che comunque deve essere gestita direttamente dal router in fibra ottica della TIM), potrete anche prendere in considerazione un modem router wi-fi che supporti il protocollo VDSL.
Un modello piuttosto affidabile e al tempo stesso dal costo ragionevole è il TP-Link Archer VR400 , che supporta anche il protocollo 802.11ac, e ha prestazioni più che sufficienti per tutte le esigenze più comuni del collegamento a Internet.

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  • Compatibile con connessioni DSL, fibra e con modem Ethernet
  • Wi-Fi veloce: esperienza wireless di ottimo livello con una connessione Wi-Fi Dual Band 300 Mbps (2.4GHz) + 867 Mbps (5GHz)
  • Copertura superiore: 3 antenne rimovibili creano connessioni wireless stabili e una copertura ottimale
  • Tecnologia Beamforming: migliora la copertura del wireless e le performance su banda 5GHz

Tuttavia, per avere un reale incremento rispetto alle prestazioni dell’apparato offerto in comodato d’uso dalla TIM, che sono già discrete nella sua configurazione standard, suggerisco di optare per il router Netgear D7800-100PES, compatibile con protocollo AC e dotato di più antenne direzionabili per estendere al massimo la copertura del segnale.

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Netgear Modem Router WiFi AC2600 Dual Band...
  • Modem WiFi DSL integrato compatibile sia con connessione ADSL che misto fibra-rame
  • QoS Dinamico per prioritizzare in modo automatico il segnale Wi-Fi in base alle applicazioni in esecuzione
  • Beamforming+ e connessione Gigabit sia cablate sia Wi-Fi per ottimizzare le performance dei dispositivi connessi
  • Funzione ReadyCloud per accedere al proprio storage da qualsiasi luogo ed in qualsiasi momento

Conclusioni

Per concludere, quindi, ecco i punti da tenere presente per affiancare il modem fibra di TIM con un router di vostro gradimento:

  • il modem fibra TIM va mantenuto in funzione come modem per Internet e per gestire la telefonia
  • il wi-fi del modem fibra può essere disabilitato oppure mantenuto come connessione di emergenza
  • il router da voi scelto deve supportare il protocollo PPoE per l’accesso a Internet. Non deve disporre di un modem ADSL integrato (che comunque non sarebbe compatibile) né un modem VDSL2
  • Quanto al supporto nativo VDSL2 (che è il protocollo utilizzato dalla fibra ottica al posto dell’ADSL), sconsiglio vivamente di comprare un modem router wi-fi che supporti questo protocollo per essere impiegato al posto del modem fibra. La parte di gestione telefonica, infatti, comunque non sarebbe supportata.

Avete avuto un’idea migliore? Avete bisogno di un suggerimento? Commentate questo post…

Come connettere il decoder Sky a Internet

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Il servizio Sky on demand consente di accedere ad un immenso archivio di film e programmi online utilizzando semplicemente il decoder con una connessione a Internet. Il servizio non richiede costi aggiuntivi rispetto al proprio abbonamento e può essere utilizzato senza particolari configurazioni direttamente dal ricco menu del decoder in modo del tutto trasparente. Il problema principale di questo servizio, però, è indubbiamente quello di dover disporre di una presa di collegamento Ethernet (quindi con un cavo) che consenta di connettere il decoder al proprio router Internet. In molti casi, questo rende difficoltoso l’utilizzo del servizio, perché raramente vicino al nostro televisore disponiamo di un collegamento di questo tipo, né del resto il decoder supporta direttamente un collegamento tramite wi-fi che possa semplificare l’accesso al router.

Sky Link è la soluzione proposta da Sky per consentire la connessione a Internet del decoder anche se non abbiamo una connessione ethernet disponibile vicino al decoder.

Sky propone una soluzione certificata denominata Sky Link, che consente di usufruire della rete elettrica o di una connessione wi-fi per connettere il decoder al router in modo semplice e trasparente. Tuttavia, questa soluzione ha un costo variabile legato al tipo di abbonamento oppure impone un canone mensile da corrispondere a Sky. Che alternative ci sono per usufruire dello stesso tipo di servizio acquistando autonomamente gli apparati giusti e risolvere il problema una volta per tutte?

La soluzione più semplice ed economica che ho potuto reperire è quella di affidarsi alla rete elettrica per ottenere la connessione a Internet direttamente dal proprio router anche se non disponiamo di una connessione via cavo ethernet vicino al decoder. Ho acquistato una coppia di Powerline standard AV600 prodotti da Asus per meno di 40 euro (il modello si chiama Asus PL-E52P) e ho ottenuto un ottimo risultato.

Il PowerLine AV600 di Asus è in offerta su Amazon a meno di 40 euro: funziona perfettamente con il decoder Sky e non richiede alcuna configurazione. Una soluzione semplice ed efficace per risolvere il problema di connessione a Internet del decoder.

La procedura di installazione è stata quanto mai semplice. Ho collegato una delle due unità del kit ad una presa elettrica vicino al router, a cui mi sono collegato tramite un semplice cavo ethernet. Ho collegato la seconda unità ad una presa elettrica vicino al decoder. Essendo dotata poi di una presa pass-through ho potuto sfruttare direttamente la stessa presa elettrica del decoder. Non ho dovuto configurare nulla: non appena collegato, il decoder Sky ha immediatamente acquisito un indirizzo IP dal router e ha immediatamente reso disponibile il servizio. Il download dei file video è abbastanza rapido e costante ed è ovviamente limitato solo dalla disponibilità di banda della propria linea di casa. Disponendo in un collegamento in fibra ottica di Telecom a 50 Mbps, dopo pochi secondi il film richiesto viene immediatamente reso disponibile per la visione.
Uno degli aspetti, infatti, più apprezzabili del servizio Sky è proprio quello di non dover attendere il download completo del file, ma solo il tempo necessario per poter acquisire i primi minuti, utili per avviare la riproduzione. Ovviamente, se si utilizza la ricerca rapida in avanti nel video, il decoder dovrà avviare di nuovo il download, ma solo della parte restante del file. E’ molto comodo per finire di vedere un film o per vedere solo una scena in particolare.
Considerata la cifra spesa, il risultato è eccellente. La tecnologia AV600 dei Powerline è quindi perfettamente adeguata per garantire uno streaming fluido e veloce della piattaforma Sky on demand, con il vantaggio di poter riutilizzare un domani il kit acquistato per un qualsiasi altro utilizzo.
Ovviamente è possibile utilizzare anche una connessione wi-fi, usando un bridge ethernet che consente di rendere wireless un qualsiasi dispositivo dotato solo di porta ethernet. Un device che ho provato recentemente viene prodotto da Aukey: in pratica ci si collega alla sua porta ethernet, si attiva il tasto WPS per la connessione al router wi-fi e in breve si ottiene un “ponte” verso il proprio router in maniera del tutto trasparente.

Il bridge da ethernet a wi-fi prodotto da Aukey è una soluzione efficace ed economica (costa circa 39 euro) per connetere in wi-fi una periferica dotata di sola porta ethernet. Supporta anche lo standard 802.11ac per connessioni wi-fi alla massima velocità teorica.

A mio giudizio, la connessione tramite rete elettrica è nettamente più stabile e, sebbene nominalmente sia meno veloce, ottiene risultati eccellenti di velocità nella vita reale.
A voi la scelta.

In questa recensione ho parlato di:

 

Il nuovo standard wi-fi 802.11ax

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Gli standard delle reti wi-fi si stanno lentamente evolvendo nel tempo, garantendo velocità di collegamento sempre più alte. Per essere universalmente diffusi, i nuovi standard devono essere approfati dal consorzio Wi-Fi Alliance, che da 17 anni sovrintende all’evoluzione del più popolare sistema di connessioni wireless al mondo. Gli standard via via approvati nel tempo sono stati il 802.11b (che per anni è stato l’unico standard di fatto), succeduto poi dagli standard 802.11g, 802.11n e, più recentemente, da 802.11ac.

Se la teorica velocità di 1300 Mbps promessi dal più recente standard 802.11ac vi sembra già molto, rimarrete a bocca aperta sapendo che il nuovo standard 802.11ax promette una velocità di collegamento di ben 10 Gbps, quasi 10 volte di più. Anche se le velocità effettivamente raggiunte dai vostri dispositivi attualmente raramente raggiungono il gigabit per secondo, ma si attestano nel migliore dei casi intorno ai 400 megabit per secondo, con il nuovo standard 802,11ax dovremmo raggiungere i 2 Gbps nella vita reale.I grandi costruttori sono da tempo al lavoro per migliorare le prestazioni delle reti wi-fi: Huawei, produttore leader per questo nuovo standard, in laboratorio ha già raggiunto la velocità di 10.53 Gbps, ma il nuovo standard 802.11ax promette di essere ancora più veloce e soprattutto diventerà uno standard per tutti i costruttori. Come funziona?

Cos’è il wi-fi 802.11ax?

Per comprendere meglio come funziona il nuovo 802.11ax bisogna fare un passo indietro e comprendere meglio come funziona l’attuale standard più veloce, il wi-fi 802.11ac. Quest’ultimo protocollo consente infatti di distribuire il segnale utilizzando fino a quattro flussi contemporaneamente (MIMO) aumentando così l’efficienza dello spettro di trasmissione e quindi anche la velocità effettiva di collegamento. Come lo standard 802.11n, il wi-fi 802.11ac funziona sulla banda 5 Ghz, notoriamente meno affollata di traffico e più ampia per avere un maggior numero di canali. Il nuovo standard 802.11ax permetterà di suddividere ogni singolo canale in diversi sottocanali, operanti ognuno ad una frequenza leggermente differente. Questa tecnica di ampliamento della banda è già conosciuta e impiegata con successo sulle reti mobili LTE e dovrebbe garantire, secondo Huawei, un aumento delle prestazioni teorico fino a 10 volte rispetto al precedente standard, ma più realisticamente di moltiplicare per quattro le prestazioni effettive delle connessioni.

Quanto sarà veloce effettivamente 802.11ax?

Considerata la complessità di funzionamento del nuovo standard è difficile ipotizzare il reale aumento prestazionale in condizioni reali, dove il segnale può incontrare ostacoli naturali e attenuarsi via via che aumenti la distanza dal router, ma l’obbiettivo finale è quello di garantire una velocità effettiva di 3.2 Gbps in condizioni ottimali (quindi in prossimità del router) per non scendere mai al di sotto di 1 Gbps quando la distanza dall’apparato aumenta.

Il raggio di azione e l’affidabilità della wi-fi 802.11ax

Non è ancora chiaro quanto sarà il raggio di azione dei futuri router 802.11ax e se saranno in grado di garantire la stessa copertura e affidabilità della più vecchia tecnologia 802.11ac. Certo è che Huawei è al lavoro per implementare alcune funzionalità di ottimizzazione della banda in grado di ridurre le interferenze e aumentare quindi il raggio di azione (interference coordination e intelligent spectrum allocation). Queste tecnologie, comunque, sono già presenti sui router wi-fi di ultima generazione, ma saranno ulteriormente perfezionate per migliorare i futuri router 802.11ax.
In ogni caso, è logico ipotizzare che la copertura del nuovo standard non sarà inferiore a quella garantita da 802.11ac e probabilmente sarà anche leggermente superiore. Un router wi-fi top di gamma di ultima generazione, come il Linksys WRT1900AC, che sfrutta già queste caratteristiche di miglioramento del segnale, ha infatti dimostrato nelle prove di avere un’eccellente raggio di azione e affidabilità.

Abbiamo bisogno di tutta questa velocità?

Il problema principale delle reti wi-fi non è tanto la velocità teorica, quanto invece il congestionamento delle frequenze e, più nello specifico, quanto i dispositivi connessi sono effettivamente in grado di sfruttare al meglio la banda messa a disposizione. Per questo il consorzio Wi-fi Alliance sta lavorando insieme ad Huawei per rilasciare sul mercato in grado di risolvere contemporaneamente anche i maggiori problemi di gestione dei canali e di affollamento delle frequenze.
Facendo due conti, il nuovo standard 802.11ax può garantire una velocità media di collegamento pari a 100 Mb/secondo che è molto di più ad esempio di quanto possa attualmente trasferire un hard disk o anche una memoria flash eMMC NAND, che viene impiegata su molti smartphone di ultima generazione. Cambia leggermente lo scenario se si utilizza, ad esempio, un disco SSD di ultima generazione, che forse può effettivamente trarre un vantaggio da questa ampiezza di banda.
Tuttavia considerare solo la capacità e velocità di memorizzazione di un dato sullo storage può essere riduttivo, perché non si considerano altri utilizzi di una rete wi-fi: ad esempio se vogliamo guardare un video in risoluzione 4K in streaming, avremo il massimo beneficio da una velocità di collegamento così alta. I grandi provider di contenuti, come Netflix, stanno lavorando per offrire nei prossimi anni anche lo streaming in 8K, per attrarre un numero sempre maggiori di utenti che effettivamente sembrano apprezzare l’elevatissima qualità dei video in alta risoluzione, sottraendo quindi pubblico ai più tradizionali servizi tramite satellite o digitale terrestre, certamente non in grado di gestire immagini a queste risoluzioni.
Il vero collo di bottiglia, però, non sarà la connessione wi-fi, bensì la banda di collegamento a Internet, la cui velocità non progredisce altrettanto rapidamente. Basti considerare il pauroso ritardo che l’Italia sta accumulando in questo senso, non investendo adeguatamente per migliorare la propria infrastruttura internet e rimanendo quindi indietro rispetto a molti paesi sviluppati.
Nel frattempo, però, la tecnologia wireless andrà avanti e vedremo le prime reti 802.11ax nel 2018: prima di questa data, però, un upgrade del vostro router allo standard 802.11ac è quanto mai necessario.